Può capitare di trovarsi in situazioni in cui manca improvvisamente il respiro: ecco i passaggi per far tornare tutto alla normalità.
Anche le persone più forti e resistenti possono trovarsi a dover affrontare situazioni di ansia e stress che influenzano la respirazione, causando quella spiacevole sensazione di mancanza di respiro. Perché sì, quando succede, nella maggior parte dei casi è questa la motivazione. Il nostro corpo è un meccanismo perfetto che reagisce agli stimoli esterni e, qualche volta, ci sussurra anche di fermarci.
Quando si è agitati e ci manca il respiro, è perché la tensione, lo stress e l’ansia possono accelerare l’atto. Questo fenomeno, noto come iperventilazione, si verifica quando il respiro diventa troppo rapido, causando una riduzione dell’anidride carbonica nel sangue.
L’iperventilazione può manifestarsi occasionalmente o frequentemente, portando a sintomi come dolori toracici, formicolio, giramenti di testa, nausea e senso di svenimento. Delle sensazioni, queste, familiari a molte persone che soffrono – o hanno sofferto – d’ansia. Il vero controsenso è che questo meccanismo porta ad un circolo vizioso: tali sintomi possono, a loro volta, aumentare l’agitazione e la sensazione di panico.
Cosa fare se ti manca il respiro: la tecnica infallibile
Entrando nel dettaglio di ciò che accade al nostro corpo, il fiato corto associato all’iperventilazione deriva da una respirazione toracica che utilizza solo la parte alta dei polmoni. Ciò riduce l’anidride carbonica nel sangue, influenzando negativamente la circolazione sanguigna e l’ossigenazione del cervello, e aumentando così l’ansia.
Dunque, cosa fare se manca improvvisamente il respiro? Esistono tecniche semplici per risintonizzarlo e placare la tensione. Se ci si trova in una situazione di ansia o panico improvviso, può rivelarsi utile attuare pochi passaggi volti a riequilibrare la respirazione:
- Prima di tutto, siediti e appoggia i palmi delle mani uno all’altezza del petto e l’altro all’altezza della pancia.
- Se la mano sul petto si muove più rapidamente di quella sulla pancia, i tuoi cicli respiratori sono troppo rapidi.
- Sposta il respiro dal torace alla pancia, rallentando il ritmo e monitorando la lunghezza dei cicli respiratori in modo che siano di circa 6 secondi.
- Continua fino a che la mano sulla pancia si muove più rapidamente di quella sul petto. A questo punto, il respiro sarà tornato regolare.
Questa tecnica, oltre a far tornare il respiro regolare, può avere un effetto positivo sull’agitazione e sugli altri sintomi associati all’iperventilazione. Come già detto, è tutto correlato e molte situazioni emotivamente intense possono alterare il ritmo del respiro. Per tale motivo, concentrarsi su di esso, ascoltarlo e sintonizzarlo può aiutare a ridurre l’ansia e i suoi sintomi fisiologici. Un po’ come ascoltare sé stessi.