Inail e aumenti Inail e aumenti

Con gli aumenti minimali dell’INAIL ci saranno stipendi più alti: ma solo per questi lavoratori

L’Inail, in risposta all’aumento del costo della vita registrato dall’Istat, ha emanato la circolare n. 12/2024.

Questa importante disposizione mira a rivedere al rialzo il minimo salariale giornaliero necessario per il calcolo dei premi assicurativi.

Le modifiche introdotte riguardano diverse categorie di lavoratori e si prefiggono di adeguare i minimi salariali alla nuova situazione economica.

La circolare n. 12/2024 dell’Inail rappresenta un passaggio cruciale nell’adeguamento dei limiti minimi salariali in risposta alle dinamiche economiche correntemente in atto nel paese.

Con questa manovra si mira a garantire una maggiore equità nella determinazione dei premii assicurativi mantenendo al contempo un occhio attento alle necessità delle diverse categorie professionali che operano sul territorio nazionale.

Aumento stipendio per questi lavoratori

Per quanto concerne i lavoratori subordinati, la circolare ha stabilito un incremento del salario minimo giornaliero da 53,95 euro a 56,85 euro. Tale aumento è frutto di una rivalutazione pari al 9,5% del trattamento minimo pensionistico, che attualmente ammonta a 598,61 euro.

Per i rider, anche non subordinati o parasubordinati, l’aumento segue lo stesso criterio e viene calcolato sulla base della paga giornaliera relativa ai giorni di effettiva consegna.

Inail ecco gli aumenti
INAIL aumenti (ANSA) SenzaFrontiereOnlus.it

Alcune categorie di lavoratori non beneficeranno dell’adeguamento delle retribuzioni effettive alle nuove soglie minime giornaliere.

Tra queste troviamo i lavoratori agricoli e coloro che sono impiegati con contratti di lavoro intermittente o che percepiscono una retribuzione convenzionale definita da decreti ministeriali o dalla legge stessa. Per questi ultimi il calcolo del salario minimo giornaliero segue differentemente le indicazioni Istat.

La circolare fa una distinzione chiave tra i lavoratori con un salario minimo giornaliero definito per decreto ministeriale e quelli senza tale definizione specifica.

Nel primo caso l’importo è fissato a 31,60 euro; nel secondo caso si applicano le regole previste per i lavoratori subordinati basate sulla percentuale Istat.

Tra le varie categorie professionali esaminate dalla circolare Inail spiccano anche i part-time, i dirigenti e i lavoratori della pesca marittima.

Per queste categorie il metodo di calcolo delle premialità varia significativamente: dai minimi orari moltiplicati per l’indice Istat ai minimal convenzionali giornalieri divisi per il numero dei giorni lavorativi annualmente previsti.

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