Se al mattino ti risvegli con una sensazione di stanchezza e sonnolenza frequente dovresti approfondire subito il problema.
Non è detto che sia semplice sonno, o solo l’effetto di una nottataccia. Se le tue mattinate sono sempre accompagnate da spossatezza, fiacchezza e debolezza, oltre che da sbadigli continui e una sensazione di mancanza di energia, allora dovresti fare attenzione ad alcuni sintomi in particolare: possono essere il campanello d’allarme per qualcosa di più serio.
Tutti al mattino preferiremmo restare a letto e ci sembra di non avere la forza per iniziare la giornata e tutti gli impegni quotidiani, ma se questa stanchezza diventa un fedele compagno dei nostri risvegli e se ci rendiamo conto che si accompagna ad una serie di altri sintomi, anche apparentemente non gravi, è assolutamente il caso di fare degli accertamenti medici. Vediamo in quali circostanze bisogna preoccuparsi e in quali invece non è il caso di allarmarsi.
Stanchezza, quando preoccuparsi della sensazione di sonnolenza al mattino
Capita a tutti di sentire il suono della sveglia e di viverlo come qualcosa di traumatico. In quel momento ci si rende conto che il corpo ha bisogno di ulteriore riposo, ma al tempo stesso gli impegni mattutini chiedono di lasciare le coperte e cominciare la giornata. Se però la sensazione di stanchezza non è semplice torpore che va via rapidamente, magari dopo aver fatto colazione e bevuto un caffè, ma qualcosa che si presenta puntualmente ogni mattina, o addirittura qualcosa di invalidante, come un’astenia che ci terrebbe inchiodati al letto per ore, allora è il caso di approfondire il problema.
La stanchezza eccessiva al mattino può essere il sintomo del fatto che siamo poco idratati, che risentiamo molto del cambio di stagione, o che non curiamo il nostro riposo notturno. Occorre cercare di dormire circa 8 ore a notte, in un ambiente salubre e aerato ed eventualmente assumere vitamine e integratori nei periodi dell’anno in cui notiamo maggiore spossatezza.
Tutto questo però potrebbe anche non essere sufficiente. Se notiamo che la stanchezza è cronica, frequente e che accompagna i nostri risvegli dobbiamo sottoporci necessariamente ad un controllo medico e agli accertamenti del caso in quanto, quella che viene confusa con semplice spossatezza, può essere il campanello d’allarme di patologie vere e proprie.
In tale circostanza bisogna far caso alla presenza di capogiri e debolezza, perché purtroppo malattie anche gravi – come anemia, artrite reumatoide e bronco pneumopatia cronico ostruttiva – si accompagnano infatti ad una sensazione di debolezza e stanchezza prolungate.