Non esiste solo lo stress lavorativo. L’esperta ha individuato un altro fenomeno pericoloso per il fisico e per la psiche.
Il burnout lavorativo è un fenomeno sempre più studiato e conosciuto. Con questo termine, si indica un gruppo di sintomi ben specifici nati da uno stress professionale eccessivo, incapace di essere metabolizzato e gestito. Tale sindrome, tuttavia, si può presentare anche in un altro contesto.
Non se ne parla molto e la scienza non l’ha ancora riconosciuto, ma esiste anche il burnout domestico. È stata la psicologa Chiara Maddalena a porre l’attenzione su questo concetto. Il problema, se trascurato, può degenerare in situazioni rischiose, in grado di avere un fortissimo impatto sul fisico e sulla mente delle persone coinvolte.
Il burnout domestico è una realtà: gli avvertimenti dell’esperta
Lo stress rappresenta una costante della vita quotidiana moderna. Ci sono delle azioni che possono avere delle pesanti ripercussioni psico-fisiche. Solitamente, questo fenomeno viene ricondotto al lavoro, ma non è la sola situazione critica. Chiara Maddalena, nei panni di psicologa e psicoterapeuta dell’Ospedale Santa Maria di Bari, ha analizzato la questione da un punto di vista diverso.
È convinta che esso si possa presentare anche in coloro che si occupano della casa e della famiglia a tempo pieno. In questo caso, si parlerebbe di burnout domestico. Ha riscontrato tale problema soprattutto nelle donne che devono farsi carico di una serie infinita di responsabilità. C’è chi deve pensare alla cura della casa, all’accudimento dei genitori anziani, alla crescita dei figli, alle relazioni sentimentali e anche a un lavoro esterno.
Tutto questo è difficile da sopportare. Con il trascorrere del tempo, diventa logorante, fino a generare un vero e proprio esaurimento. Ciò impedisce anche di avere tempo libero da dedicare agli hobby o alle uscite. Anche le sedute di psicoterapia possono trasformarsi in un ostacolo perché interferiscono con i numerosi impegni della routine: “Un classico. Mi dicono ‘non ho tempo di venire in psicoterapia’“. In questi casi, in realtà, un percorso psicologico può davvero fare la differenza. Consente di acquisire consapevolezza e di analizzare l’approccio adottato.
È importante specificare che il burnout domestico non è legato al genere. Gli uomini non ne sono immuni, tuttavia, stando alle parole della dottoressa, è la cultura dominante a rendere il fenomeno prettamente femminile: “Il carico mentale pesa sulle donne quanto sugli uomini, ma ne faccio un discorso culturale perché in Italia la condizione femminile ha delle particolarità rispetto a quella maschile“.