L’estate 2024 si preannuncia particolarmente generosa per molti lavoratori italiani, grazie a una serie di fattori che contribuiranno ad aumentare la busta paga di luglio.
Tra questi, spiccano l’arrivo della quattordicesima e l’introduzione di alcuni bonus specifici, destinati a rendere più corposo lo stipendio di giugno.
Tuttavia, è importante prestare attenzione all’effetto “paradosso” legato allo sgravio contributivo, che potrebbe annullare i benefici previsti.
La quattordicesima mensilità rappresenta un appuntamento fisso per molti lavoratori italiani, sebbene le tempistiche del suo arrivo varino in base alla categoria contrattuale di appartenenza.
Per esempio, i dipendenti degli studi professionali e del settore logistico vedranno accreditata la loro quattordicesima entro il 30 giugno; coloro che operano nel commercio, nel terziario e nel turismo dovranno attendere fino al 1° luglio; infine, i lavoratori del settore alimentare riceveranno questo importante extra entro il 31 luglio. Queste differenze sono determinate dai rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
Nonostante l’aspettativa positiva legata all’aumento dello stipendio grazie alla quattordicesima, è necessario fare attenzione al possibile rischio connesso allo sgravio contributivo.
Infatti, l’aumento retributivo derivante dalla quattordicesima potrebbe far superare il limite di reddito previsto per godere dello sgravio contributivo sui bonus in busta paga. Di conseguenza, alcuni lavoratori potrebbero non beneficiare dell’aumento sperato a causa dell’eccessivo incremento imponibile.
Busta paga di luglio 2024 più alta
Oltre alla quattordicesima mensilità, alcuni lavoratori beneficeranno anche di un bonus una tantum previsto dall’ultimo rinnovo contrattuale nei settori del commercio, dei servizi e della distribuzione moderna organizzata.
Questo extra sarà erogato contestualmente alla quattordicesima nelle estati del 2024 e del 2025.
Il calendario gioca anch’esso un ruolo nella composizione della busta paga di giugno 2024: la festività nazionale del 2 giugno è caduta infatti di domenica quest’anno.
Ciò significa che i lavoratori normalmente non operativi in tale giorno riceveranno un compenso aggiuntivo come previsto dalla normativa vigente in materia di festività non godute.
Analogamente si verifica per la festività patronale dei Santi Pietro e Paolo a Roma: chi presta lavoro nella capitale durante questa giornata avrà diritto a un ulteriore giorno retribuito o permesso.
Infine, va considerato anche l’impatto dei permessi lavorativi maturati nell’anno precedente ma non ancora usufruiti entro il termine stabilito al 30 giugno dell’anno successivo. A luglio quindi molti dipendenti vedranno riflessa nella loro busta paga anche questa voce aggiuntiva.
La busta paga relativa al mese di luglio promette incrementi notevoli per diversificate categorie professionali italiane grazie ai vari fattori elencati precedentemente; tuttavia è essenziale essere consapevoli delle condizioni specifiche applicabili ai singoli casi affinché tali vantaggi possano essere pienamente goduti.