Dopo le difficoltà affrontate dall’ultima ondata di Coronavirus, la Sala Lepanto, gestita dall’Associazione Senza Frontiere Onlus, ha riaperto i battenti in grande stile. Il 5 febbraio scorso, l’associazione, insieme alla libreria marinese Venpred, ha presentato in una sala strapiena il volume Nati Liberi, edito da Tsunami edizioni, ultima fatica di una delle personalità di maggior spicco della contemporaneità marinese, Vittorio Nocenzi. Il libro è figlio di un lungo percorso musicale della nostra cultura.
L’artista, conosciuto a livello internazionale grazie al suo gruppo musicale prog, il Banco del Mutuo Soccorso, si è cimentato nella scrittura di quello che sembra un diario dei ricordi, che abbraccia la storia e ripercorre le origini di una delle realtà più importanti del panorama musicale italiano dal ’68 ad oggi – se non la più importante. Ne approfondisce il contesto di nascita, ne testimonia le evoluzioni e le trasformazioni durante i decenni attraverso la voce unica del suo componente fondatore. Seguendo la storiografia del gruppo, gli autori analizzano gli album in studio (ben 19), i testi, le strutture musicali in continuo cambiamento, le ispirazioni e anche un po’ il milieu della scena prog italiana e internazionale, tra riferimenti musicali classici, la musica contemporanea e le sonorità graffianti che parlavano lingua angloamericana. Allo stesso tempo, però, il libro, che è scritto insieme a Francesco Villari, non vive di solo passato. Non si alimenta di alcuna nostalgia e guarda in avanti, al rinnovamento, invita in qualche modo ad abbracciare il futuro. Quale futuro? Quello di un rinnovato Banco, pronto ancora a calcare i palchi di tutto il mondo. Il gruppo non ha mai sospeso davvero la propria attività artistica, se non in uno iato tra il ’98 e il 2019 in cui è mancata la registrazione in studio. Lo stesso Vittorio ricorda durante la presentazione del volume che tre elementi lo hanno spinto a riprendere in mano l’eredità del Banco e a portarla nel futuro. Dopo l’ultimo album in studio, Nudo, del 1997, i fan, sempre più desiderosi di un ritorno, non hanno mancato di manifestare al gruppo tutta la propria passione. E intanto Nocenzi, paziente, apprendeva con soddisfazione che dopo tanti anni, nonostante i cambi di formazione e la scomparsa di Francesco Di Giacomo, una delle ultime voci assolutamente uniche e originali di quel panorama musicale italiano che era il prog anni ’70 e 80’, che l’amore del suo pubblico rimaneva immutato.
A dare poi il La per il definitivo ritorno on stage del Banco arriva l’insistenza del chitarrista Filippo Marcheggiani, secondo elemento di spinta. Ultimo ma non meno importante, arriva il talento compositivo e l’ardore di un nuovo Nocenzi. Questa volta si tratta di Michelangelo, figlio di Vittorio. Il Banco del Mutuo Soccorso può tornare definitivamente. Infine arriva la nuova voce del gruppo, quella tagliente di Tony D’Alessio. Con Nicola Di Già, Marco Capozi e Fabio Moresco a completare la formazione, i testi dello scrittore e sceneggiatore Paolo Logli, e le musiche di Vittorio Nocenzi e Michelangelo Nocenzi, nasce l’album Transiberiana, nel 2019. Nocenzi durante l’evento ha annunciato i prossimi progetti insieme al Banco: una nuova opera con testi di Paolo Logli.
Alla conclusione del concerto-presentazione, Nocenzi si è fermato per il firma-copie del libro presentato, continuando a raccontare aneddoti storici del gruppo.
Questo evento è stata la dimostrazione di quanto sia forte il desiderio di tornare ad ascoltare i grandi Maestri dal vivo e di quanto la città di Marino sia orgogliosa e affezionata i suoi Artisti.